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Arbores / La ramificazione dei nuovi centri culturali

Ombrelloni Art Space

Testi: Davide Lunerti
Fotografie: Riccardo Ferranti

Ex fabbrica di parasole, Ombrelloni ospita gli studi di maestranze eterogenee della scena artistica underground. Un artist-run-space in zona San Lorenzo, dove coesistono e si contaminano progetti di arte contemporanea, poesia performativa del collettivo WOW – Incendi Spontanei e la produzione cinematografica di Eeleye Production. Con la piattaforma Sa.L.A.D. (San Lorenzo Art District) intendono promuovere i tanti spazi artistici del quartiere, per dare il via a una ricca rete di realtà culturali.

Dettagli

Anno: 2021
Indirizzo: Via dei Lucani 18
Direttivo: (tutti) Alessandro Calizza, Greg Jager, Matteo Peretti, Cristallo Odescalchi, Scarful, Luca Mamone, Krizia Galfo, WOW – Incendi Spontanei, Eeleye Production.
Intervista: Risposta collettiva

Intervista a Ombrelloni Art Space

  • Com’è nato il vostro progetto? Perché aprire proprio in questa zona?

Ombrelloni Art Space nasce a San Lorenzo quando Alessandro Calizza, che aveva già lo studio nel quartiere, viene a sapere della disponibilità degli spazi in cui lavoriamo oggi. Il nome fa riferimento alla storica fabbrica di ombrelloni che ha occupato i magazzini ora studi d’artista, di cui è stata mantenuta anche l’insegna all’ingresso.
Inoltre senza dubbio San Lorenzo è una delle zone più vivaci al momento per quel che riguarda la presenza di studi e spazi espositivi della capitale. In questi ultimi anni molti artisti si sono spostati qui e nuove gallerie hanno scelto il quartiere per aprire la loro sede. Ad oggi come racconta il progetto Sa.L.A.D. ci sono una cinquantina di artisti e una decina di spazi espositivi.

  • Quali sono le vostre collaborazioni con le istituzioni? E con gli altri centri?

Le istituzioni si sono dimostrate sensibili a ciò che sta accadendo, Comune di Roma e Regione Lazio stanno dando molta attenzione a ciò che accade nel nostro spazio e in altri artist-run-space. L’auspicio è che a questa attenzione seguano posizioni concrete e che ci sia davvero la volontà di sostenere esperienze come questa, che può contribuire in modo importante alla ricostruzione di un’identità positiva di un territorio complesso come quello di San Lorenzo.
Il network si estende ad associazioni di operatori culturali con cui Ombrelloni Art Space ha organizzato progetti di diversa natura: una residenza artistica in collaborazione con OTTN Project, BAR (Beirut Art Residency), Materia Gallery e una residenza in collaborazione con Osservatorio Futura e Sa.L.A.D.; talk che hanno visto la partecipazione di Daniela Lancioni, Davide Silvioli e Ludovico Pratesi; una partnership nell’ambito di Charta Festival con Yogurt Magazine. Grazie a progetti come la mostra alla GAM, Materia Nova – Roma. Nuove generazioni a confronto curata da Massimo Mininni, o il libro VERA a cura di Damiana Leoni, è nato un confronto molto intenso e anche le relazioni personali e lavorative si sono strutturate notevolmente.

  • Quali sono i profili che compongono il vostro team?

Uno dei punti di forza di Ombrelloni è proprio la sua eterogeneità. Le ricerche spaziano dalla pittura alla scultura, al video, all’installazione fino alla performance. Questo ha favorito la reciprocità. Nello specifico ad oggi sono attivi gli studi di Alessandro Calizza, Cristallo, Krizia Galfo, Greg Jager, Luca Mamone, Scarful, a questi si aggiunge la project room N0 curata da Matteo Peretti e dedicata ad ospitare progetti espositivi di giovani artisti, perlopiù provenienti dall’estero. Ci sono poi i collettivi WOW – Incendi Spontanei e Eeleye production che condividono uno spazio e si occupano rispettivamente di poesia performativa e di videoproduzioni. A questi, anche si aggiungono una falegnameria e La Stanza Studio Lab, spazio dedicato al design e al modernariato.

  • Che tipo di rapporti si sono instaurati nel tempo con il vostro pubblico? Quali sono stati i progetti che hanno riscontrato più partecipazione attiva?

L’esposizione mediatica degli spazi artistici indipendenti, l’ubicazione centrale e la programmazione che lo spazio propone fa sì che il pubblico può facilmente entrare in contatto e attivare un dialogo con gli artisti di Ombrelloni. Il format Ombrelloni Aperti, che dà centralità ai talk, è una giornata di apertura degli studi e contatto con il tessuto urbano. Il primo è stato organizzato a Ottobre 2021 e l’affluenza è stata al di sopra delle aspettative a cui ne seguiranno presto molti altri.

  • Quanto è importante proporre linguaggi multidisciplinari nel vostro spazio?

La natura multidisciplinare delle figure che abitano Ombrelloni è il suo vero punto di forza. Le competenze di ognuno completano il lavoro dell’altro.

  • Ci sono dei progetti che avevate ideato ma che poi non sono mai stati realizzati? Per quali motivi?

Non finora.

  • Come intrecciate i diversi linguaggi artistici che ospitate?

Si intrecciano sensibilità e competenze: la poetica e le professionalità di ognuno, collateralmente alla produzione artistica, si compensano. Dalla comunicazione agli allestimenti fino alla grafica, ai video, il suono, queste skill permettono allo spazio di rafforzare le identità artistiche dei singoli e l’identità del gruppo.ù

  • Secondo quali criteri curate la vostra programmazione?

I criteri che muovono la nostra programmazione sono: la contingenza, la sensibilità di ogni singolo artista che lavora in studio, e l’esigenza ciclica di aprire le porte al pubblico e mostrare cosa viene prodotto dentro Ombrelloni. Sono ritenuti importanti i talk e i dibattiti, soprattutto come momento di incontro e riflessione a temi legati al mondo della cultura.

  • Che relazione c’è tra la cultura underground e le opere d’arte contemporanea che ospitate?

I background dei singoli artisti sono talmente diversi da non voler connotare lo spazio direttamente con le culture underground, ciò nonostante Ombrelloni Art Space include alcuni artisti che hanno correlazioni con determinate sottoculture.

  • Come si interfaccia con il territorio l’attività di poetry slam che proponete?

Il collettivo WOW – Incendi Spontanei propone poetry slam e altri eventi legati alla poesia performativa e la sperimentazione sonora nella città di Roma e nel quartiere San Lorenzo già dal 2018, prima di entrare a far parte di Ombrelloni nel 2021. Il format del poetry slam – spettacolo di poesia orale in forma di competizione con la partecipazione del pubblico – è stato portato da WOW in spazi culturali, Ambasciate e Istituti di Cultura, Università, Istituzioni museali e realtà di promozione del territorio, locali e nazionali.
I membri di WOW sviluppano altri progetti performativi sempre legati alla poesia, tra cui la serie dei Polittici, installazioni di videopoesia realizzate insieme a Eeleye Production, che tratta i quartieri della città, tra cui “Polypticho a San Lorenzo” si riferisce proprio il quartiere di Roma rappresentandone gli abitanti – studenti, artigiani, abitanti della notte, artisti – tramite delle riprese e delle ombre di figure umane che recitano brani di poesia scritti ad hoc.